Tra le opere meno conosciute della nostra città ca ricordata La Cappella dell'Episcopio. L'amico architetto Gino Pavan che già nel 2010 le aveva dedicato uno studio, ce la fa riscoprire in questa ventiseiesima perla della Collana delle Guide ai Monumenti e ai Musei minori di Trieste.

Eseguita tra il 1913 e il 1914 dall'architetto Ivan Vurnik per l'allora Vescovo di Trieste e Capodistria Andrea Karlin il lavoro rappresenta un prezioso esempio artistico della Secessione austriaca nel quale il giovane architetto si dimostra capace di esprimere la sua bravura e un particolare misticismo. il visitatore è attratto dalla bicromia "crisoelefantina" del bianco e dell'oro che domina lo spazio e rende questa cappella un singolare capolavoro d'arte.

Allievo di Carl König, Carl Mayreder, su consiglio di Max Fabiani, Vurnik si specializzerà alla scuola  di Otto Wagner.

Alla fine della guerra, nel 1919 si stabilirà a Lubiana dove avrà l'incarico di istruire Jože Plečnik il primo Dipartimento di architettura della nuova Università slovena.

Un singolare interesse rivestono anche i due dipinti di Helena Vurnik, moglie dell'architetto, in particolare la straordinaria Annunciazione.

Tratto dall'omonimo studio pubblicato dalla Società Minerva, che ringraziamo, questa guida vuol essere un nuovo service a favore dei nostri concittadini e dei visitatori di Trieste.

Siamo lieti e onorati di metterlo a disposizione di S.E Mons. Arcivescovo Giampaolo Crepaldi.

SERGIO CECOVINI

Presidente del Rotary Club Trieste