
Fine secolo XVII
Olio su tela
Di notevole pregio ma di incerta paternità, l’opera era già integrata nel contesto architettonico della Chiesa di S. Antonio Taumaturgo demolita nel 1827 e sostituita dall’odierno edificio neoclassico. Attribuito dapprima a Carlo Cignani (1628-1719) e successivamente a suo figlio Felice (1660-1724), l’olio su tela è stato gravemente inciso dalle ingiurie del tempo oltre che da molteplici trasferimenti e inappropriati trattamenti conservativi subiti nel corso dei secoli.
Nella primavera del 2025 il Rotary Club Trieste ha promosso e sviluppato, con la partecipazione delle Fondazioni Casali, un complesso programma di studio, restauro e valorizzazione del dipinto. L’intervento, volto a favorire una più precisa datazione e attribuzione dell’opera oltre che la sua pubblica fruizione, ha reso possibile l’inserimento dell’olio su tela in uno spazio coerente e suggestivo: la nicchia del vestibolo sinistro, la cui struttura insiste sul sedime dell’abside della chiesa demolita nel 1827, ove l’opera stessa era stata originariamente collocata.